Quarto giorno in Myanmar: davanti a noi il magico lago Inle!

Scorcio sul lago, lago InleSveglia puntata alle ore 4:45!!! Ebbene sì, oggi brutta levataccia in quanto dobbiamo prendere un volo interno diretto a Heho, l’aeroporto più vicino per raggiungere il lago Inle. Facciamo il check-out all’hotel ed alle 5:20 incontriamo l’autista che ci accompagnerà in aeroporto.

Che grande differenza: il giorno che siamo arrivati a Yangon per fare il tragitto aeroporto-hotel ci abbiamo messo circa 45 minuti mentre oggi che è mattina presto le strade sono vuote e ci mettiamo meno di 20 minuti.Palafitte sul lago Inle, lago Inle

Arrivati in aeroporto tutto è una confusione… i banchi del check-in sono mobili e dietro ogni banco lavorano in 4 persone! Ci dirigiamo al banco con scritto Golden Myanmar Airlines e ci vengono prese le valigie e pesate su una bilancia simile a quelle usate nei mercati di una volta.

Pescatore sul lago Inle 1, lago InleRimango a bocca aperta quando non mi viene chiesto il passaporto ma solo la carta di imbarco. Veniamo depennati da una lista cartacea come quella delle presenze a scuola e ci viene appiccicato sulla maglia un bollino colorato con scritto Heho e ci dirigiamo verso i controlli, se così si possono chiamare… sì perché c’è un solo metal detector dove si passa con addosso cinture e orologi, vengono sequestrati solo gli accendini che non si possono portare a bordo.Conducente della barca, lago Inle

Ci sediamo ed aspettiamo: ci sono tre porte che portano alla pista e le hostess che una dietro l’altra cambiano continuamente i nomi delle compagnie in quanto avviene tutto velocemente. La cosa più divertente è il ragazzo che con un cartello con scritto nome della compagnia e numero del volo passa nella sala di aspetto come fanno le ragazze nei ring, nel pugilato!! Alla vista ridiamo come matti la cosa ci diverte moltissimo, e tutto perché il monitor segnala solo nella loro lingua i dati dei voli che si stanno per imbarcare.

Vista sul lago Inle, lago InleFinalmente tocca a noi! Perfino si parte un bel po’ prima dell’orario scritto sul biglietto, forse hanno notato che tutte le persone che avevano acquistato i biglietti erano già arrivate in aeroporto.
Il volo in turboelica ci preoccupa un pochino, veramente questa era l’unica preoccupazione che avevamo quando abbiamo deciso di intraprendere questo magnifico viaggio, ma già da Udine il signor Franco dell’agenzia Anni Verdi ci aveva rassicurati e salendo sull’aereo abbiamo avuto l’ennesima conferma: l’aereo molto ben tenuto e forse anche recente. Il volo farà una prima sosta a Nyaung U e poi a Heho la nostra destinazione.

Veloce controllo del passaporto e ci vengono consegnate le valigie, niente rullo semplicemente portate a mano dallo staff e messe davanti ai viaggiatori; come dimostrazione del nostro bagaglio consegniamo il talloncino di riconoscimento.Pagoda Phaung Daw Oo Kyaung, lago Inle

Ad attenderci c’è già l’autista che ci accompagnerà fino all’hotel sul lago Inle… durante il tragitto osserviamo molte coltivazioni di vario genere come mais, uva, mango e tanto tanto altro.
Arriviamo all’Hupin Khaung Daing hotel intorno alle 10:15, sorseggiamo il cocktail di benvenuto a base di mango e veniamo accompagnati nel cottage sul acqua, un cottage veramente grande e tutto in legno.

In mezzo agli orti galleggianti, lago InlePrepariamo lo zaino pieno di doni per i bambini e poco dopo le 11:00 abbiamo appuntamento sul molo: la barca tutta per noi è pronta ed incominciamo la visita al lago Inle, dove qui il metodo di pesca ma soprattutto di navigazione dei pescatori è unico al Mondo: remano con l’aiuto della gamba stando in perfetto equilibrio precario su piccole barche ed esercitano la loro attività con nasse coniche fatte di reti.

Il lago è lungo 22 km e largo 11 km, è poco profondo, si trova a 920 metri s.l.m. ed è abitato dalla popolazione Intha che vuol dire figli dell’acqua dove vivono, pregano, lavorano ma soprattutto coltivano e questo tutto sull’acqua.
Ci piace fin da subito il lago Inle, lo troviamo autentico ed anche la gente che lo abita è autentica e molto gentile.Fabbrica seta fiori di loto, lago Inle

Dopo circa mezz’ora di navigazione, rallentando nei tratti dove vediamo i pescatori e le coltivazioni di pomodori, arriviamo ad una fabbrica della lavorazione della seta ricavata dal fiore di loto, una lavorazione unica mai vista in vita mia; ci vengono spiegati i vari passaggi di questa lavorazione e poi diamo una occhiata veloce al negozio che vende soprattutto i foulard fatti appunto con la seta di loto.

Orti galleggianti, lago InleRisaliamo in barca e la prossima tappa è una delle fabbriche dove vengono costruite le barche per i pescatori ma anche quelle usate per il trasporto dei turisti: le grandi assi di legno vengono tagliate con una enorme sega, le barche scavate con mezzi manuali e così anche il trapano è a mano; qui acquistiamo le piccole riproduzioni in legno delle barchette e dei pescatori da regalare ad amici e parenti.

Dalla parte opposta visitiamo la fabbrica dei cheroot, i sigari avvolti in foglie aromatizzati con vari gusti come anice, banana, rum, chiodi di garofano, menta e tanto altro. Anche qui facciamo acquisti da regalare ai vari fumatori e non che conosciamo in Italia.Fabbrica cheroot, lago Inle

Ci fermiamo a mangiare nel ristorante sopra il negozio dei sigari: due bei piatti di riso saltato uno con le verdure ed uno con il pesce godendo di una vista stupenda sul lago.

È ora di ripartire: raggiungiamo la pagoda Phaung Daw Oo Kyaung che visitiamo velocemente e risalendo in barca, incominciando il tragitto notiamo i primi bimbi… così diciamo all’autista che abbiamo lo zaino con noi pieno di vestiti, spazzolini, peluche e pennarelli per i bambini e se si può avvicinare alle barche con i bambini sopra: la prima che riceve un vestitino è la bimba nella foto qui sotto.

Bimba e vestitino nuovo 1, lago Inle

La mamma subito la fa alzare sulla barca e le mette il nuovo vestitino e poi ci fa il gesto come di scattare una foto

Bimba e vestitino nuovo 2, lago Inle

Mentre si allontanano, la bambina ci invia con la manina un bacio.

Il conducente della barca ci chiede quanti doni abbiamo, se tanti o pochi e, quando li apro lo zaino si accorge che ne abbiamo tantissimi e così decide di deviare il tragitto e ci spiega che a breve in una zona del lago passeranno tanti bambini che si dirigono da scuola a casa… ed infatti poco dopo incominciamo a notare barche dove ci sono solo bambini che remano per tornare a casa. Avviciniamo molte barche per consegnare i doni e tutti i bimbi sono stra felici ma lo siamo di sicuro più noi.

Bimbi al lago Inle, Myanmar    Bimbi sul lago 1, lago Inle

Vedo anche un bimbo piccolo che osserva dalla finestra di una palafitta così chiedo all’autista se possiamo avvicinarci. Il bambino subito corre verso di noi sul pontile per prendere una t-shirt ed un pupazzo e così fa anche il fratellino. E li finiamo tutto quello che avevamo portato oggi con noi. Sì affacciano nuovamente dalla finestra e ci salutano felicissimi.

Bimbi sul lago Inle 3, lago Inle

Torniamo alle nostre visite: prossima tappa un laboratorio della lavorazione dei metalli e dello stagno.

Passiamo in mezzo agli orti galleggianti pieni di pomodori, zucchine, melanzane, cipolle fino ad arrivare al monastero Nga Phe Kyaung, conosciuto anche con il nome di monastero dei gatti che saltano, che però noi vediamo solo dormire e accovacciati )ma su youtube girano videi dove i gatti saltano).

Gatti al monastero Nga Phe Kyaung, lago Inle  Monastero Nga Phe Kyaung 1, lago Inle  Monastero Nga Phe Kyaung 2, lago Inle  Monastero Nga Phe Kyaung 3, lago Inle

Il tempo passa ed arriva l’ora di tornare verso l’hotel.
Abbiamo la grande fortuna di passare accanto ad un pescatore che rema con la tecnica usata qui e scatto molte foto.

Pescatore sul lago Inle 3, lago Inle    Pescatore sul lago Inle 4, lago Inle    Pescatore sul lago Inle 5, lago Inle

Tutto questo bel vedere di verdure coltivate ci fa venire una gola pazzesca tanto da ordinare a cena due tomato salad e pesce…tutto squisito.Bungalow dell'hotel, lago Inle

Dopo cena stiamo per un bel po’ nella terrazza del nostro bungalow e poi ci corichiamo, domani ci aspetta un altro bellissimo giorno sul lago Inle.

 

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