Ultimo giorno a Lisbona, tanti miradouro e il Belem!

Il mio ultimo giorno a Lisbona (per questa vacanza) mi dò allo shopping d’occasione. Proprio d’occasione, nel senso che avevo davvero il bisogno di avere delle scarpe aperte o sandali perché col caldo che faceva i piedi non c’è la facevano più a stare costretti dentro le converse su misura!

Acquistato ciò che cercavo, mi dedico alla missione della giornata: i miradouro della città!

Miradouro, Lisbona

Vado in cerca di tutti i punti panoramici segnati e consigliati dalla mia piccola guida – nella sezione Best Viewpoints -, chiedo anche ai locali se ne conoscono altri ma mi confermano quelli che già conosco.
Passeggio tutta la giornata tra la città alta antica (Alfama) e la zona un più nuova alla ricerca dello scatto perfetto per immortalare quelle viste sulla città. Bello davvero, col teleobiettivo poi sono riuscita a scattare foto di cui vado davvero fiera, da calendario!

Vista sul miradouro, Lisbona

Ecco i 5 punti panoramici di Lisbona che ho visitato:

  • Miradouro de São Pedro de Alcântara: da questo miradouro si gode un magnifico panorama sul Castelo de São Jorge, la Graça e la Igreja de Sao Vicente de Fora; è uno dei numerosi luoghi con una posizione vantaggiosa, appositamente progettati e realizzati per ottenere il massimo effetto panoramico!
  • Miradouro de Santa Catarina: è, tra i tanti belvedere di Lisbona, il più frequentato dai lisboetas, soprattutto nel tardo pomeriggio quando orde di giovani (e meno giovani) si ritrovano qui per bere una birra al chioschetto… e tanto altro; qui l’atmosfera è sempre piacevolmente rilassata!
  • Miradouro de Santa Luzia: nel cuore del caratteristico quartiere Alfama, oltrepassata la Sè (Cattedrale di Lisbona) si raggiunge questo punto panoramico, più basso rispetto ad altri ma ugualmente affascinante; il punto di osservazione è facilmente raggiungibile con il tram 28 oppure a piedi dopo una passeggiata tra le strette vie del quartiere, animate da piccole botteghe… l’altezza ridotta offre una vista privilegiata sui rossi tetti che discendono fino al fiume!

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  • Miradouro da Nossa Senhora do Monte: forse il belvedere più suggestivo di Lisbona, che ospita solo un paio di panchine ma da cui si ha la vista più completa della capitale portoghese come i tetti, il castello di São Jorge in cima al colle, il fiume e il ponte del 25 aprile (molto simile al Golden Gate di San Francisco); da quassù si ha la sensazione di assaporare tutto il fascino di Lisbona, in un solo colpo d’occhio!

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  • Mirodouro da Graça: a breve distanza dal precendete miradouro, questo è sicuramente il punto di osservazione più conosciuto dai turisti, situato nel caratteristico quartiere di Graça, proprio di fronte all’omonima chiesa con convento annesso; nel piazzale si trova un piccolo chiosco con dei tavolini da cui godersi la vista nelle giornate di sole!

Verso le 15:00, dopo un pranzo a base di bacalhau in centro, torno in ostello per rinfrescarmi e riposare una mezz’ora. Lì trovo Matteo e parlando ci accorgiamo di avere le stesse intenzioni per il pomeriggio: andare verso il Belem. Prendiamo il tram 15 insieme, partiamo di lì a poco.

torre-belem-lisbonaIl tragitto in metro e tram è lunghetto, circa un’ora in tutto. Arriviamo tardi, giusto in tempo per vedere da fuori la Pasteleria de Belem, entrare nel Museu Coleção Berardo (un museo gratuito di arte contemporanea che suggerisco di visitare), andare verso il Padrão dos Descobrimentos (bellissimo punto panoramico su una torre di 52 m, chiusa però per restauro) e la Torre del Belem.

padrão-dos-escobrimentos-lisbonaTutto molto tranquillo, mangiamo e beviamo qualcosa in take away nel parco della torre e dopo un breve momento di relax ci dirigiamo verso la fermata del tram per ritornare in centro. Bello finire la vacanza così, nel relax.
Dopo un’altra doccia, l’ennesima – necessaria – in questa vacanza, usciamo a cena insieme, questa volta di fronte all’ostello. Sono già le 22:30 e il giorno dopo l’aereo è molto presto quindi non mi posso concedere di meglio. Dopo la cena, ovviamente local, ci salutiamo. Lui va in centro a fare una passeggiata, mentre io vado in camera, telefono a Simone per raccontarci le nostre giornate e, dulcis in fundo, dormo.
Il mattino dopo mi sveglio e va tutto bene, prendo la metro verso l’aeroporto è -anche se con i tempi molto stretti- prendo il volo in “last call” e parto, torno in Italia! Uffa! Prima di partire regalo la mia carta ricaricabile dei trasporti pubblici ancora valida per circa 20 ore a un ragazzo tutto indaffarato a comprarne uno alle macchinette. Un bel gesto contraccambiato da un sorriso pre-partenza!

Até logo, Lisboa! (A presto, Lisbona!)

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