Dove andare a vivere con pochi soldi?

Se come tanti stai pensando di andartene dall’Italia per iniziare una nuova vita all’estero, sei capitato nel posto giusto. Oggi daremo risposta a diverse domande, la prima è: “Quali sono i paesi dove si può vivere con pochi soldi?”

Iniziamo subito. Ciò che devi sapere è che nel mondo esistono 196 Nazioni (197 col Vaticano) e tra queste, più di 160 hanno un costo della vita inferiore a quello italiano.

Dove Andare A Vivere

 

Il Paese dove si vive meglio? Partiamo dalle spese.

Ora ti chiederai, ma come, in quasi tutti gli Stati del mondo vivere costa meno rispetto all’Italia? La risposta è Sì! E ti dirò di più, ci sono ben 77 paesi dove la vita costa meno della metà che in Italia. Lo ripeto con altre parole: esistono 77 Nazioni nelle quali mantenere lo stesso tenore di vita a cui sei abituato qui in Italia, costa meno del 50%.

Tra questi 77 Stati ce ne sono una manciata che hanno un costo della vita quasi irrisorio. Vado subito al sodo e ti mostro la lista dei 10 paesi più “a buon mercato”. Di fianco al nome di ogni nazione trovi un numero espresso in euro che è la cifra corrispondente alla spesa mensile per mantenere uno stile di vita occidentale.

  1. India – 280 €
  2. Pakistan – 281 €
  3. Gambia – 291 €
  4. Malawi – 293 €
  5. Egitto – 301 €
  6. Iran – 312 €
  7. Nepal – 315 €
  8. Bangladesh – 322 €
  9. Bhutan – 325 €
  10. Cuba – 325 €

Come avrai notato, in questi paesi potresti mantenere un tenore di vita occidentale con veramente pochi soldi. Per avere un termine di raffronto ti basti sapere che per tenere lo stesso stile di vita in Italia si spendono in media 1015 Euro ogni mese a testa.

 

I migliori luoghi dove vivere… non solo per le spese!

Vorrei però ora farti riflettere su di un fatto molto importante: nonostante il costo della vita sia un parametro da tenere in alta considerazione quando si sta per scegliere il luogo in cui espatriare, c’è però da riflettere sul fatto che non è l’unico tema da valutare! Ce ne sono altri ancora, ugualmente importanti:

  • Livello dei salari
  • Tassazione
  • Clima
  • Rischio di turbolenze metereologiche
  • Livelli di inquinamento

Questi sono solo alcuni dei punti da vagliare quanto si sta tentando di capire in quale, tra le quasi 200 Nazioni del mondo, trasferirsi. Quello che si cerca quando si molla tutto per cambiare vita è soprattutto una buona qualità della vita. Capire dove si vive meglio non è così semplice perché non prevede un parametro quantificabile che sia il risultato di un’analisi di solo poche tematiche. Ciò che bisogna fare è osservare e approfondire anche le questioni sociali:

  • Livello di criminalità
  • Livello di corruzione
  • Libertà e diritti Umani
  • Qualità della sanità
  • Ecc.

 

Mollo tutto e vado via: qual è il Paese migliore per me?

È fondamentale capire in anticipo che direzione si sta prendendo. L’errore da non commettere assolutamente è quello di fare il classico salto nel buio. Sono stati e sono troppi quelli che decidono di mollare tutto e tutti per scappare in un paese senza conoscerlo a sufficienza. Spesso ci si fida di quello che si è sentito dire da qualche conoscente oppure ci si basa sui racconti di qualcuno che ci è stato in vacanza. Si idealizza una terra esotica senza avere molte nozioni attendibili su quello che si troverà nel paese reale. A conferma delle mie parole ti basti un dato: entro 3 anni dal trasferimento all’estero, sono addirittura l’85% le persone che tornano indietro con un nulla di fatto. Con grande perdita di tempo e di soldi. Per questo è molto importante che prima di decidere il nome della nuova Nazione in cui andrai ad abitare, tu sia informato di tutti gli aspetti che toccheranno e influenzeranno la tua vita.

Un altro punto su cui vorrei soffermarmi è che non esiste un paese migliore per tutti. Gli Stati sono tanti e tante sono le cose che differenziano un luogo da un altro. Si sbaglia quando si dice: “L’Australia è il paese migliore” oppure “Il Canada è il posto dove si vive meglio”, sono tutte affermazioni fuorvianti perché ciò che vale per me non vale per te. Io amo il fresco, invece tu vorresti vivere in un luogo dove è estate tutto l’anno. Io ho una rendita sicura di 1.000 euro al mese, tu invece non hai introiti sicuri e preferiresti vivere dove gli stipendi sono molto alti. E così via… Per questo non esiste il paese migliore in assoluto e quello che devi ricercare è il luogo che meglio rispecchia le tue caratteristiche e le tue necessità.

Esistono diversi strumenti che ti permetteranno di trovare i migliori posti dove vivere in base alle tue caratteristiche. Per esempio potrai trovare le informazioni che ti servono su diversi siti dedicati agli espatriati e potrai chiedere informazioni direttamente alle varie Ambasciate e Consolati. Esistono poi guide (cartacee o ebook) create appositamente. La maggior parte di esse sono solo specchietti per le allodole, perché contengono informazioni sparse e poco approfondite, dove i Paesi presi in esame sono pochi e sempre gli stessi. Il più delle volte affrontano la tematica solamente sotto il punto di vista psicologico: con che stato d’animo espatriare, come prendere la decisione, come preparare la valigia?… Le guide serie sono poche, ma per fortuna esistono.
Quella che mi sento di suggerire è una vera e propria guida che raccoglie i dati di tutti i paesi indipendenti del mondo (196 Nazioni) esaminandoli sotto tutti i punti di vista, o meglio sotto tutti quegli aspetti che, volenti o nolenti, influiranno sulla la vita di chi espatria. Si chiama
Eden, trova il Tuo Paradiso Terrestre e attraverso un percorso guidato, una serie di 50 step (clima, rischio sismico, inquinamento, costo della vita, livello salariale, imposizione fiscale, criminalità, longevità, malattie endemiche, scolarizzazione, diritti, libertà individuali, ecc.), analizza tutti paesi e accompagna il lettore fino alla scelta individuale del proprio “Paradiso Terrestre”, un paese reale scelto in base alle personali necessità e in base alla personale situazione economica.

 

Ciò che vorrei che fosse chiaro è che la scelta del luogo dove si passerà presumibilmente il resto della vita, deve essere basata su basi solide, su uno studio approfondito di tutti gli aspetti che ci toccheranno da vicino. Niente colpi di testa, ma una seria ricerca.