Luogo e contatti: No. 19, Xin-jian-gong-men Road, Haidian Dist., Beijing; tel: 010-62881144; www.summerpalace-china.com
Apertura: alta stagione dal 1° aprile al 31 ottobre dalle 06:30 alle 18:00; bassa stagione dal 1° novembre al 31 marzo dalle 07:00 alle 17:00.
Biglietti: alta stagione 30 RMB, bassa stagione 20 RMB; alcune attrazioni all’interno del giardino si pagano a parte.
Il Palazzo d’estate (in cinese Yiheyuan 頤和園, che significa “Giardino dell’armonia educata”) era residenza estiva imperiale e il ritiro preferito degli imperatori della dinastia Qing, nonché il più grande giardino imperiale cinese che nel 1998 è diventato Patrimonio dell’Unesco. Si trova a circa 20 km dal centro di Pechino e per la sua visita va almeno dedicata mezza giornata.
Nonostante ci fosse molta gente quando ho visitato questo posto, il luogo mi ha dato fin dall’inizio una sensazione di pace e relax; ho ammirato e adorato i bellissimi ponticelli, i salici piangenti, le ninfee, le pagode ma anche le statue dei qilin, le creature mitologiche nate dall’incrocio di animali diversi: il corpo di un cervo ricoperto da scaglie, la testa di un drago con due corna, la coda folta come quello di un leone, le gambe sottili e con zoccoli di cavallo.
La gente del posto viene spesso in questo giardino per praticare le varie arti cinesi come per esempio il Tai Chi, balli di gruppo folk, la musica con gli strumenti Erhu e Yuegin (violino e chitarra cinese), ginnastica e tecniche di respirazione, l’esercizio alla calligrafia con acqua (molto diffuso anche nei templi di Pechino).
Secondo me tra le attrazioni qui presenti da non tralasciare sono:
– la sala della benevolenza e della longevità: così chiamata in quanto prende il nome da un detto di Confucio: “colui che regna con benevolenza avrà lunga vita” e sorvegliata al suo esterno dal qilin;
– il lungo corridoio: lungo 728 m e completamente dipinto per un totale di 8000 opere d’arte;
– il lago Kunming: ricopre oltre tre quarti dell’area totale del parco attraversabile grazie ai vari traghetti (attivi solo d’estate);
– la Qingyanfang (barca di marmo): anche se non completamente tutta in marmo questa enorme barca lunga 36 metri fatta costruire nel 1893 vi lascerà a bocca aperta;
– il ponte a diciassette arcate: lungo 150 metri e con i suoi pilastri decorati da 544 leoni. Il bue di bronzo che si trova all’inizio del ponte secondo la mitologia cinese protegge quest’ultimo dalle inondazioni;
– il giardino dell’interesse armonico: se amate i fiori come me non mancate questa visita. Troverete giganti ninfee e fiori di loto, salici piangenti.
Un luogo di relax per scappare dalla frenetica Pechino.
