Alla ricerca dell’Aurora Boreale

L’aurora boreale nell’immaginario comune rappresenta spesso una chimera inarrivabile, riservata solo agli abitanti dell’estremo Nord. In questo articolo vi parlo di un viaggio fortunato, in cui l’aurora si è mostrata in tutta la sua bellezza… Ma non sempre è così!

Partiamo dalla base, l’aurora boreale (esiste anche quella dell’emisfero australe) è un fenomeno ottico legato all’interazione fra le particelle solari e la ionosfera terrestre, fondamentalmente quello che ci interessa è che si formano degli archi di bande luminose di colore verde, azzurro, viola e raramente anche rosso. Come se non bastasse questi archi di luce si muovono velocemente danzando nel cielo e descrivendo linee che tolgono il fiato.

Aurora Boreale Norvegia - © Fabio Santacaterina (@bohemien86 su instagram)
Questo fenomeno è maggiormente visibile ai due poli della terra in quanto a quelle latitudini la geometria terrestre facilita la formazione e la visibilità di questa meraviglia della natura.
Quindi prima di tutto bisogna andare verso l’estremo! Questo significa che dovremmo fare i conti con il freddo, con la neve e soprattutto necessitiamo di tante ore notturne, con tempo sereno e soprattutto una forte attività solare! Molti già staranno pensando che bisogna avere tanta “fortuna”.
Cerchiamo però di capire se oltre una buona dose di fortuna questo viaggio possa offrirvi degli elementi utili per individuare luogo periodo ed attrezzatura giusta per affrontare questa avventura.

Partenza da Roma il 26 febbraio, itinerario di 8 giorni, primo scalo Francoforte, Oslo e finalmente Tromsø la nostra prima tappa.

Perché l’estrema Norvegia? Essa infatti non è l’unica nazione che a quelle latitudini offre la possibilità di ammirare le aurore, infatti anche Finlandia Svezia e Islanda sono mete che possono regalare aurore. La mia scelta è ricaduta sulla Norvegia in quanto volevo riuscire a catturare l’aurora nel cielo ed il suo riflesso sulle acque del Mar Artico. Inoltre, in caso di sconfitta, avrei comunque avuto la possibilità di vedere meraviglie della natura come le balene, le aquile di mare, provare l’esperienza di guidare una slitta trainata dagli husky e soprattutto vedere i fiordi norvegesi che sia nel periodo invernale che estivo sono un vero spettacolo!

Neve in Norvegia - © Fabio Santacaterina (@bohemien86 su instagram)Ma andiamo con ordine, arrivo a Tromsø alle 16 e il tramonto è già iniziato, occhi puntanti un po’ verso il cielo ed anche a terra per evitare scivolate sulla neve ghiacciata. La cittadina, nonostante il freddo e la neve, si presenta curatissima, a misura d’uomo e soprattutto ideale per essere girata interamente a piedi. A proposito di piedi, utili per questo viaggio sono sicuramente calzature da neve magari rinforzate con delle suolette termiche, abbigliamento da neve o comunque tecnico, guanti e sottoguanti (utilissimi per la macchinetta fotografica), cappello e sciarpa. L’abbigliamento intimo termico accompagnato da un pile, un giacchetto e un pantalone da neve rappresentano la scelta ideale per muoversi a queste temperature. Per tutti quelli appassionati di foto o comunque intenzionati a immortalare l’aurora come si deve l’attrezzatura fotografica è fondamentale: fotocamera reflex, cavalletto e controllo remoto dello scatto sono indispensabili. Ma come spesso accade non sempre è Domenica! Quindi prima serata passata a guardare le stelle ma la nuvolosità e la scarsa attività solare non ci hanno dato la possibilità di vedere nulla, ma mai abbattersi la sorpresa è dietro l’angolo!

Da segnalare a Tromsø la vista di cui si può godere salendo con la funivia e così avere la città e relativi specchi d’acqua a 360°, il tramonto è lunghissimo e stupendo e la spesa dei 18 euro vale tutta l’esperienza. A proposito di spesa, non sorprendetevi dei prezzi esorbitanti che incontrerete in Norvegia, qui escluso salmone, merluzzo e patate tutto viene importato e la Norvegia stessa è fra i paesi più ricchi del pianeta. Tenendo conto di questo con un po’ di attenzione girando per i supermercati è possibile comunque limitare i costi.
Husky in Norvegia - © Fabio Santacaterina (@bohemien86 su instagram)Poco fuori dalla cittadina ci ritroviamo dopo due minuti di training a guidare delle slitte trainate da stupendi husky, un’esperienza unica che vi rimarrà nel cuore.

Giusto il tempo di ambientarsi e già siamo pronti per ripartire per rincorrere la nostra aurora, quindi zaino in spalla e si parte da Tromsø direzione Andenes sullo storico battello postale norvegese Hurtigruten sul quale il tempo sembra essersi fermato.

Vista dal battello Hurtigruten in Norvegia - © Fabio Santacaterina (@bohemien86 su instagram)

Verrete catturati da paesaggi infiniti, i fiordi, le montagne innevate e soprattutto il lento scorrere del tempo in Norvegia. Giunti ad Andenes, estrema punta della contea di Nordland ci catapultiamo su una barca pronta a salpare e a farci immergere nello spettacolo del Mar Artico per vedere i capodogli. Basta poco per avvistarne già il primo gruppo, utile sicuramente non soffrire il mal di mare perché l’Artico è caratterizzato da un’onda lunga anche in condizioni di mare calmo che mette a dura prova anche stomaci d’acciaio. Emergono mastodontici dalle profondità per spruzzare l’acqua e poi immergersi di nuovo mostrando la lunga coda.

Ma il giorno dura poco in Norvegia ed ecco che inizia il tramonto. Questa volta però è diverso, a Ovest il classico tramonto col sole che va scomparire e ad Est una luce strana, conica, ma troppo trasparente per essere decifrata.

Di lì a poco decido di uscire dalle tipiche casette rosse che ci ospitano proprio sul mare e accompagnato dalla mia reflex e l’indispensabile cavalletto inizio a scattare a vanvera.
Luci di Andenes in Norvegia - © Fabio Santacaterina (@bohemien86 su instagram)Decido di aumentare i tempi d’esposizione verso quella luce strana che si intravedeva ad est ed ecco la magia… l’Aurora Boreale!!!!
Di lì a poco cala il buio e diventa visibile ad occhio nudo, una meraviglia fra verde e viola che danza seguendo il vento e cambia forma rapidamente, un’atmosfera indescrivibile, il silenzio della notte, il riflesso delle luci di Andenes, il faro del porto e l’aurora in tutto il suo splendore si riflette sul mare (ed io, da bravo italiano, che urlo come un matto cercando di chiamare mia moglie ed i miei compagni di viaggio per avvisarli dell’incredibile che sta accadendo).

E come piccole formiche tutti escono dalle loro casette di legno in silenzio col naso all’insù ad ammirare la natura in tutta la sua potenza.

Aurora Boreale mozzafiato in Norvegia - © Fabio Santacaterina (@bohemien86 su instagram)

Aurora in Norvegia - © Fabio Santacaterina (@bohemien86 su instagram)Aurora e faro in Norvegia - © Fabio Santacaterina (@bohemien86 su instagram)Aurora e case in Norvegia - © Fabio Santacaterina (@bohemien86 su instagram)

 

Lasciamo le nostre casette in legno rosse per risalire sul postale alla volta delle isole Lofoten, tappa centrale del nostro viaggio. Questo arcipelago di isole collegate fra loro da ponti è famoso per il suo paesaggio tipico con i fiordi e le montagne che finiscono a strapiombo sul mare. Siamo pur sempre al circolo polare artico ma nonostante le temperature basse l’acqua del mare non ghiaccia mai grazie agli effetti della corrente del Golfo.
La città principale, Svolvær, offre moltissime attività sia in inverno che in estate, ed è proprio qui possibile ammirare il sistema di essiccazione del merluzzo sulle tipiche rastrelliere in legno.
La nostra aurora non si fa desiderare neanche alle Lofoten ed ecco qui che la ammiriamo incastrata fra le montagne, ancora più intensa di quella vista ad Andenes e ci fa passare tutta la notte con gli occhi al cielo. Queste isole “uniche” nel loro genere non smettono mai di sorprendere ed ecco che anche qui, durante un’escursione mattutina, trovo surfisti molto più coraggiosi di me che entrano in acqua con mute stagne per surfare le onde dell’artico.

Surfisti in Norvegia - © Fabio Santacaterina (@bohemien86 su instagram)

Mare Norvegia - © Fabio Santacaterina (@bohemien86 su instagram)Le spiagge con la neve e l’acqua cristallina offrono un contrasto che è metafora della Norvegia dove gli estremi si toccano.

Basti pensare che fra giugno e luglio tutte quelle ore di buio trovate nel nostro viaggio sono un ricordo e si può assistere al famoso sole di mezzanotte. Nonostante l’area sia scarsamente antropizzata è sorprendente vedere la capacità della gente del posto di adattarsi a tutto questo stravolgimento, sia dal punto di vista climatico sia delle ore di luce disponibili. Proprio d’estate però questi luoghi diventano popolati da tantissimi turisti, restii a sfidare le condizioni avverse invernali, che godono di un paesaggio che diventa una cartolina dove il colore predominante è il verde.
Acqua e neve in Norvegia - © Fabio Santacaterina (@bohemien86 su instagram)Con gli occhi pieni di meraviglie ci rimettiamo in viaggio per Bodø, ultima tappa del nostro tour, e proprio a bordo della Hurtigruten l’aurora ci saluta tracciando una scia in direzione delle Lofoten, un regalo inaspettato e quanto mai gradito.
Questo è stato un viaggio fortunato, è vero, abbiamo avuto la possibilità di ammirare l’aurora 5 notti su 7, il meteo è stato clemente con noi e forse la fine di febbraio e l’inizio di marzo rappresenta un periodo ideale per visitare queste terre.

Ovviamente l’aurora è la ciliegina sulla torta di un viaggio ricco di emozioni ed esperienze indimenticabili.

Il mio consiglio è sempre quello di viaggiare programmando ma non troppo (come faccio in tutti i miei viaggi), accogliere quello che la natura ci offre e ringraziarla di questi doni. Per quanto riguarda la fortuna… beh quella aiuta gli audaci. Quindi: ZAINO IN SPALLA!

l'Aurora boreale della Norvegia - © Fabio Santacaterina (@bohemien86 su instagram)

 

Foto originali dell’autore, Fabio Santacaterina (@bohemien86 su instagram)